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Soffrire in versi: parole eterne, cori di tempi passati da Autori Mediterranei

MIMNERMO

Noi siamo come foglie

Frammento Diehl 1

in: Lirici greci, a cura di Umberto Albini, traduzione di Gennaro Perrotta, Garzanti, Milano, 1983



Noi siamo come foglie

Noi siamo come foglie, che la bella stagione
di primavera genera, quando del sole ai raggi
crescono: brevi istanti, come foglie, godiamo
di giovinezza il fiore, né dagli dei sappiamo
il bene e il male. Intorno stanno le nere dee:
reca l’una la sorte della triste vecchiezza,
l’altra di morte. Tanto dura di giovinezza
il frutto quanto in terra spande la luce il sole.
Ma, quando questa breve stagione è dileguata,
allora, anzi che vivere, è più dolce morire.

    

Biografia 


Mimnermo è un poeta elegiaco vissuto a Colofone (Asia Minore) intorno al 600 avanti Cristo. Benché abbia scritto anche poemetti di argomento storico-mitologico, è ricordato soprattutto come uno dei più squisiti e malinconici cantori della giovinezza e dell’amore sensuale. Dedicò a Nanno, una suonatrice di flauto, un libro di elegie che trattavano di antichissimi miti. Un’altra elegia, la Smirneide, narrava in tono eroico la battaglia combattuta fra Smirnei e Lidi al tempo del re Gige, intorno al 680.I brevi frammenti che ci restano di lui delineano una concezione pessimistica della vita e sono sufficienti per collocarlo fra i maestri assoluti della parola, dell’immagine e del ritmo. Gli antichi filologi alessandrini lo inserirono, insieme con Filita e Callimaco, nel canone dei poeti elegiaci.

 




 


Simonide

Il lamento di Danae

(Traduzione di Salvatore Quasimodo)



Mimnermo


Noi siamo come foglie

(Traduzione di Gennaro Perrotta)


Paolo Silenziario

Stavo per dirti Addio

(Traduzione di Salvatore Quasimodo)


Giacomo Leopardi


La sera del dì di festa


Vincenzo Cardarelli


Non so dove i gabbiani trovino pace


Angelo Maria Ripellino

Dove ci incontreremo dopo la morte?


Giuseppe Ungaretti

Veglia notturna di un soldato


Alda Merini

Ieri ho sofferto il dolore


Giuseppe Lauriello

A una figlia d'Africa


 

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