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Golose frittelle, preparate con pasta lievitata, dolci o salate, gioia di bambini, adulti e… emicranici

 

A Natale, zeppole ‘e pasta crisciuta

 

a cura di  M. C.

 

1 Versate al centro della  “montagnella” di farina (400 gr)  il lievito  sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida. Aggiungete due cucchiaini di sale e uno di zucchero; quindi impastate, versando poco per volta acqua tiepida - quanto basta (poco meno di un bicchiere) per ottenere un composto molle. Lasciatelo riposare per circa 2 ore, coprendo con un panno umido e, sovrapposto, un panno di lana.

 

2 Prima di friggere, rimescolate l’impasto; prelevate con un cucchiaio o anche più semplicemente con le mani, leggermente inumidite nell’acqua, e ponete in abbondante olio bollente. Quando dorate, sollevate le frittelle  con una paletta forata e fate asciugare su carta assorbente.

 

3 A questo punto  le zeppole  potranno essere gustate in due modi: salate o dolci.

Quelle salate vanno servite calde, con una spolverata di sale e pepe, e consumate all’istante, accompagnate da un rosso (Aglianico o Lacrima Christi del Vesuvio).

Quelle dolci, sistemate in un ampio piatto, vanno ricoperte ancora calde col miele (sì da potersi caramellare), spruzzate con l’anice e cosparse  di colorati confettini, i cosiddetti “riavulilli”   (diavoletti),  proprio perchè  invitano il palato a gustarne più di una.

Le zeppole dolci potranno conservarsi per più giorni, in quanto protette dal miele.

Durante le vacanze  natalizie sono ancora piu gustose se servite al mattino, mentre si poltrisce al caldo tepore del  letto, accompagnate da una fumante tazza di caffè all’anice. Ah, i bei tempi di una volta!

 

 

 

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