STAGIONI DELLA VITA, STAGIONI DELL’EMICRANIA:
L’EMICRANIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO
SEASONS OF LIFE, SEASONS OF MIGRAINE:
MIGRAINE BETWEEN PAST, PRESENT AND FUTURE
Giuseppe Nappi, Università di Pavia / Università Sapienza di Roma, IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale Casimiro Mondino, Pavia
giuseppe.nappi@mondino.it
Parole chiave: coscienza del dolore, quadriune brain, emicrania quantica
Secondo la mitologia classica Atena, simbolo della sapienza e del progresso, nacque dalla cefalea di Giove, per una sorta di “gravidanza cerebrale” del padre degli dei. Il racconto offre spunto per una analisi sui rapporti tra Cefalea e Civiltà e per una discussione sulle criticità dell’interconnessione tra architetture cerebrali e complessità del Mondo. In un crescendo di sollecitazioni sempre più accelerate, il cervello risponde con un aumento volumetrico e una differenziazione digitalica della struttura neurale (olosfera delle origini, aree corticali specializzate, lateralizzazione emisferica…). Secondo lo schema proposto anni fa da MacLean (1971), l’attuale struttura sarebbe la risultante di “tre cervelli” sovrapposti (Triune Brain): il cervello “rettile” sensori-motorio del “colpisci e/o fuggi” e del controllo delle funzioni viscerali elementari, il cervello “felino” delle grandi passioni, umoralità e conoscenza emozionale, il “terzo cervello” proprio dei Primati, sede nell’uomo dell’autocontrollo degli istinti primordiali, linguaggi, Logos, creatività, cultura. Nella storia infinita dell’evoluzione, noi ora dobbiamo presupporre che il modello,non potendosi esprimere in uno spazio fisico ormai saturato, si sia progressivamente evoluto in uno spazio virtuale/dominio superiore (“l’isola che non c’è”), alla ricerca di dimensioni evolutive più avanzate: la coscienza.
È così che possiamo cominciare a parlare di Quadriune Brain (QUARTO CERVELLO). In questo nuovo modello la coscienza viene pensata non più come emanazione metafisica pura di circuiti neuronali ipercomplessi, bensì come vera e propria espansione dell’encefalo in una spazialità comunicazionale. Si tratta, in effetti, di una corteccia virtuale (luogo di sintesi /attrattore quantico) che, operando in maniera integrata con il cervello reale, utilizza algoritmi digitalici di conversione (neuroquantistica/mondo dei qualia; dolore innocente/macchina semantica/emicrania quantica).
E’ chiaro che noi ora ci stiamo muovendo tra le ombre di suggestioni al confine tra tesi metafisiche, fenomenologia clinica, ricerche di neuroscienze e neurofilosofia. Non è però priva di fondamenta l’ipotesi che gli attacchi di emicrania, unitamente ai disturbi comorbidi che l’accompagnano, siano scatenati da fattori ricorrenti di default daily living, attraverso processi da un lato di riduzione/azzeramento del prezioso equilibrio dei sistemi di adattamento alle turbolenze delle emozioni, dall’altro di elicitazione/rinforzo di funzioni nocicettive superiori (livelli di coscienza/scala del dolore; modello circolare di coscienza del dolore). Le dinamiche di interazioni tra la Persona e il Mondo (milieu intèrieur/habitat/modelli clanici/stile di vita) hanno subìto indubbiamente nel tempo un aumento progressivo di richieste/sollecitazioni funzionali, mettendo alla prova i sistemi di organizzazione/gestione dell’esperienza vissuta dalla linea Homo- da quando all’incirca due milioni di anni fa il cervello dell’Homo habilis, grande più o meno quanto un’arancia di Sorrento, cominciò a crescere fino alle dimensioni dell’encefalo dell’Homo sapiens di oggi!
BIBLIOGRAFIA CITATA
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