Per lungo tempo, il termine dolore cronico ha assunto il significato di condizione funzionale, a genesi psicogena, metaforicamente correlata alla sofferenza e all’infelicità. Un concetto solo apparentemente astratto che va ridefinito e reinterpretato alla luce di nuove acquisizioni neurofisiologiche, cliniche e terapeutiche,  in una sfida a tutt’oggi ancora in corso e ben lungi dall’essere conclusivamente risolta.
Obiettivo principale di questo convegno è quello di  analizzare il complesso rapporto esistente tra dolore cronico benigno, cefalee primarie  ed altre condizioni sindromiche sia somatiche (quali la fibromialgia) che psicopatologiche, inquadrate nell’ottica di un continuum fisiopatologico e clinico. Saranno illustrate le più rilevanti novità in campo terapeutico, farmacologico e non,  nonché discusse le importanti problematiche medico-legali e sociali correlate alla legge 38, relativa al trattamento del dolore cronico. Presenzieranno le Associazioni del pazienti e, altresì,  un percorso storico-antropologico sarà compiuto “alle radici della sofferenza”.
Un susseguirsi di tavole rotonde, scambi di opinioni ed esperienze tra esperti provenienti dal mondo universitario, ospedaliero e territoriale delle regioni del Sud quali Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, riunite insieme per la prima volta in un abbraccio ideale che rievoca antiche memorie.
Uno stimolante e proficuo confronto, finalizzato non solo a  migliorare la qualità delle conoscenze ma anche a gettare le basi per la creazione di sinergie professionali che preludano a più proficue collaborazioni scientifiche nonché all’elaborazione di strategie comuni che incidano attivamente e più favorevolmente sugli standard di assistenza e cura  di questi pazienti.
Un evento unico, il primo del genere, di notevole valore scientifico e dalla straordinaria portata innovativa, emblema della vivacità culturale e dell’auspicata rinascita in una temperie storicamente segnata da mille contraddizioni.