PIAZZA TRIESTE E TRENTO
E LA FONTANA DEL CARCIOFO
Al centro di piazza Trieste e Trento, che i napoletani si ostinano a chiamare San Ferdinando per la chiesa che la domina, vi è la Fontana detta del carciofo, che fu donata nel 1957 dall'allora sindaco di Napoli Achille Lauro in occasione di una intera ristrutturazione della piazza. La fontana, costruita con la struttura di una grossa vasca circolare in cui un vaso centrale è simile ad una corolla da cui zampilla l'acqua, fu subito battezzata dal popolo partenopeo "‘O carciofo" per la singolare rappresentazione e disposizione dei petali.
Sempre su Piazza Trieste e Trento si aprono due delle più importanti strade della città: Via Chiaia e Via Toledo.
Chiaia in napoletano vuol dire spiaggia, e infatti la strada fu aperta nel ‘500 per collegare il Largo di Palazzo (l’odierna piazza del Plebiscito) con la zona litorale. E’ una delle strade in cui si trovano i negozi più eleganti di Napoli. Tra un acquisto e l’altro vale la pena sostare al ponte di Chiaia, di impianto secentesco ma restaurato nel corso dell’800. Nelle vicinanze è Palazzo Cellamare, costruito nel ‘500 e ampliato nel ‘700, secolo in cui era noto in città per le magnifiche feste che ospitava.
Via Toledo deve invece il suo nome al viceré Don Pedro de Toledo, che la fece costruire a partire dal 1536 lungo la cinta muraria aragonese. I palazzi d’epoca, tra i quali spicca il secentesco Palazzo Zevallos con l’elegante cortile stile liberty, oggi sede della Banca Commerciale, si alternano alle chiese e ai negozi in una fragorosa successione di luci e colori.
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