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FINALE ATTO I


Al finale dell’Atto I ci si avvia attraverso tutta una serie di situazioni magicamente commentate dalla musica.
L ’arrivo di Despina travestita da dottore (la sua entrata in scena è caratterizzata da un brusco cambio di tonalità - da do minore a sol maggiore - e di tempo); la commozione di Dorabella e di Fiordiligi e, alla fine, la loro agitata reazione quando viene loro richiesto un bacio. Il presto finale con cui si conclude l’Atto I è una sorta di confusione totale propria dell’opera buffa, che coincide con il progressivo intervento di tutti i personaggi. Questo presto attraversa la partitura con la fugacità e la rapidità di un uragano, con il suo potente crescendo orchestrale.

Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo; Despina travestita da medico e Don Alfonso.

ALLEGRO
(in sol)

DON ALFONSO
Eccovi il medico,
signore belle.

FERRANDO, GUGLIELMO
(Despina in maschera!
Che trista pelle!)

DESPINA

Salvete, amabiles
bonae puellae!

FIORDILIGI, DORABELLA
Parla un linguaggio
che non sappiamo.

DESPINA
Come comandano,
dunque, parliamo:
so il greco e l'arabo,
so il turco e il vandalo;
lo svevo e il tartaro
so ancor parlar.

DON ALFONSO
Tanti linguaggi
per sé conservi.
Quei miserabili
per ora osservi:
preso hanno il tossico,
che si può far?

FIORDILIGI, DORABELLA
Signor dottore,
che si può far?

DESPINA
(tocca il polso e la fronte all'uno e all'altro)
Saper bisognami
pria la cagione,
e quinci l'indole
della pozione:
se calda o frigida,
se poca o molta,
se in una volta
ovvero in più.

FIORDILIGI, DORABELLA, DON ALFONSO
Preso han l'arsenico,
signor dottore:
qui dentro il bevvero,
la causa è amore,
ed in un sorso
se 'l mandar giù.

DESPINA
Non vi affannate,
non vi turbate:
ecco una prova
di mia virtù.

FIORDILIGI, DORABELLA, DON ALFONSO

Egli ha di un ferro
la man fornita.

DESPINA
(tocca con un pezzo di calamita la testa ai finti infermi e striscia dolcemente i lor corpi per lungo)

Questo è quel pezzo
di calamita,
pietra mesmerica,
ch'ebbe l'origine
nell'Alemagna,
che poi sì celebre
là in Francia fu.

FIORDILIGI, DORABELLA, DON ALFONSO
Come si muovono,torcono, scuotono!
In terra il cranio
presto percuotono.

DESPINA
Ah, lor la fronte
tenete su.

FIORDILIGI, DORABELLA
Eccoci pronte.
(metton la mano alla fronte dei due amanti)

DESPINA
Tenete forte.
Coraggio! Or liberi
siete da morte.

FIORDILIGI, DORABELLA, DON ALFONSO
Attorno guardano.
Forze riprendono...
ah, questo medico
vale un Perù!

ANDANTE
(in si bemolle)

FERRANDO, GUGLIELMO
(sorgono in piedi)
Dove son? che loco è questo?
Chi è colui? color chi sono?
Son di Giove innanzi al trono?
(alle amanti)
Sei tu Palla o Citerea?
No... tu sei l'alma mia dèa:
ti ravviso al dolce viso
e alla man ch'or ben conosco
e che sola è il mio tesor.
(abbraccian le amanti teneramente e bacian loro la mano)

DESPINA, DON ALFONSO
(alle ragazze)
Son effetti ancor del tosco:
non abbiate alcun timor.

FIORDILIGI, DORABELLA
Sarà ver, ma tante smorfie
fanno torto al nostro onor.

FERRANDO, GUGLIELMO
(Dalla voglia ch'ho di ridere
il polmon mi scoppia or or.)

FERRANDO, GUGLIELMO
(alle amanti)
Per pietà, bell'idol mio...

FIORDILIGI, DORABELLA
Più resister non poss'io.

FERRANDO, GUGLIELMO
(alle amanti)
Volgi a me le luci liete!

DESPINA, DON ALFONSO
(alle ragazze)
In poch'ore, lo vedrete,
per virtù del magnetismo
finirà quel parossismo,
torneranno al primo umor.

(i sei personaggi ripetono contemporaneamente parte delle loro ultime battute)

ALLEGRO, poi PRESTO
(in re)

FERRANDO, GUGLIELMO
(alle amanti)

Dammi un bacio, o mio tesoro;
un sol bacio, o qui mi moro!

FIORDILIGI, DORABELLA
Stelle! Un bacio?

DESPINA, DON ALFONSO
(alle ragazze)
Secondate
per effetto di bontate.

FIORDILIGI, DORABELLA
Ah, che troppo si richiede
da una fida, onesta amante.
Oltraggiata è la mia fede,
oltraggiato è questo cor!
Insieme

DESPINA, DON ALFONSO
(Un quadretto più giocondonon si vide in tutto il mondo.
Quel che più mi fa da ridere
è quell'ira e quel furor.)

FERRANDO, GUGLIELMO
(Un quadretto più giocondonon s'è visto in questo mondo.
Ma non so se finta o vera
sia quell'ira e quel furor.)

FIORDILIGI, DORABELLA
Disperati, attossicati,
ite al diavol quanti siete!
Tardi inver vi pentirete,
se più cresce il mio furor!

(a sei, insieme con Fiordiligi e Dorabella che ripetono la loro quartina)
Insieme

DESPINA, DON ALFONSO
(Un quadretto più giocondo
non si vide in tutto il mondo.
Quel che più mi fa da ridere
è quell'ira e quel furor,
ch'io ben so che tanto fuoco
cangerassi in quel d'amor.)

FERRANDO, GUGLIELMO
(Un quadretto più giocondo
non s'è visto, in questo mondo.
Ma non so se finta o vera
sia quell'ira e quel furor.
Né vorrei che tanto fuoco
terminasse in quel d'amor.)

 

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